[le bandiere di Russia, Italia, Ucraina, prima]
I nostri marchi di fabbrica – di noi traduttori traghettatori di mondi
RU<>ITA<>UK
[NO _ALLA_GUERRA]
200 firme
studenti
i loro nomi
i loro nomi
i loro nomi
Я/МЫ
IO/NOI
Il mondo ci ha lasciato senza parole, ancora. Ma non dobbiamo dimenticarci l’ascolto.
L’unica nostra salvezza, anche nel silenzio, sono le parole.
Le parole giuste.
“Dostoevskij – nel suo celebre discorso per l’inaugurazione del monumento a Pushkin – ha individuato il tratto determinante del genio pushkiniano nella capacità di assimilare organicamente le più alte acquisizioni straniere e di fondere in un’unica orchestra le diverse voci. L’“umanità universale” di Pushkin, secondo Dostoevskij, risponde ad un’aspirazione profonda dello spirito russo, cosicché Pushkin è scrittore “nazionale” proprio in virtù della sua “umanità universale”. Va notato che questa “ricettività universale” di cui parla Dostoevskij è diventata una peculiarità della cultura russa in larga misura sotto l’influenza di Pushkin. Dopo di lui, ogni scrittore russo, per essere nazionale deve diventare sensibile alle culture del mondo. D’altra parte, in Russia nessuna forma di isolazionismo può essere autenticamente nazionale; chi pomposamente si esalta nel dichiararsi russo abbandona e la tradizione pushkiniana e ogni vincolo con quanto c’è di veramente peculiare nella cultura russa. (…)
Il genio di Pushkin – il suo pensiero che riesce a svilupparsi liberamente nella condizione di prigioniero – rappresenta il più alto valore della cultura russa nella sua coscienza di sé, e il simbolo della sua peculiare libertà” (Ju.M. Lotman)
Не дорого ценю я громкие права,
От коих не одна кружится голова.
Я не ропщу о том, что отказали боги
Мне в сладкой участи оспоривать налоги
Или мешать царям друг с другом воевать;
И мало горя мне, свободно ли печать
Морочит олухов, иль чуткая цензура
В журнальных замыслах стесняет балагура.
Всё это, видите ль, слова, слова, слова.
Иные, лучшие, мне дороги права;
Иная, лучшая, потребна мне свобода:
Зависеть от царя, зависеть от народа –
Не всё ли нам равно? Бог с ними.
Никому
Отчёта не давать, себе лишь самому
Служить и угождать; для власти, для ливреи
Не гнуть ни совести, ни помыслов, ни шеи;
По прихоти своей скитаться здесь и там,
Дивясь божественным природы красотам,
И пред созданьями искусств и вдохновенья
Трепеща радостно в восторгах умиленья.
– Вот счастье! вот права…
[A. S. Pushkin, Iz Pindemonti, 1836]


Trieste, 28 febbraio 2022.
Oggi, 100 anni fa nasceva Jurij Michajlovič Lotman. Nella sua ultima lezione in apertura di anno accademico, si interrogava: “Perché si studia: per imparare cosa?” E la risposta:
Люди учатся Знанию, люди учатся Памяти, люди учатся Совести. Это три предмета, которые необходимы в любой Школе и которые вобрало в себя искусство. А искусство – это по сути своей Книга Памяти и Совести.
Conoscenza. Memoria. Coscienza. E l’Arte, per sua essenza Libro della Memoria e della Coscienza. Sic.
