(istantanee interiori da un orizzonte essenziale.
due colori, a volte uno solo: e una linea diritta, fatta di mare)
C’è chi vive il mare
C’è chi scrive il mare.
Dico cerco una pietra diversa
Da cui guardare l’amplesso del mondo.
Preparo i muscoli a un nuovo silenzio.
E stendo attimi eterni sul filo teso di me.
(il mio rifugio nel paesino dell’anima è
nella città vecchia nel centro nel cuore.
nascosta tra pietre fieramente isolane,
la mia, anima ovunque foresta ovunque natia).
Bonustrack: “Mare” (da Instagrad)
(poi, Gradus ad mare continua qui)
