(O quando una cosa temporanea diventa eterna).
Parigi zona rossa, per i Giochi Olimpici 2024 la sua Torre ritornerà al suo colore. Rosso-ruggine vs jaune-brun.
L’ultimo mio viaggio pre-Covid è stato in una Parigi già in mascherina. Sfilava l’arte per le vie presidiate, notturne. Specchi a bordo di un camion restituivano punti di vista non nostri. Il ventre della Tour Eiffel, e cielo e tetti che diventano strade, uomini che salutavano dai loro balconi sotto l’asfalto. Umani marciavano già sospettosi degli altri umani.
Al di qua dello specchio, l’occhio di Daniel Buren. Dopo il suo bianco e nero, è la luce a concedere all’occhio nostro – visioni altrui.
Parigi, aspettami dentro al mio mondo.
“Giacché io sono nata fuori tempo! Ti sfianchi invano, non convinci! (…) Tempo, io – ti manco”
(M. Cvetaeva, Elogio del tempo, trad. di S. Vitale).