14 febbraio, 12 mesi fa.

Кто ты, мой ангел ли хранитель, 
Или коварный искуситель: 
Мои сомненья разреши.

Era l’ultimo incontro alla Knulp, per il Circolo “La testa per intrigo” di Corrado Premuda.

Parlavo d’amore cioè parlavo di Pushkin, leggevo per un pubblico estraneo alla lingua un po’ di russo – come a provare l’Aria delle Variazioni Goldberg: parlavo di traduzioni parlavo dell’intraducibilità. Perché si può tradurre l’intraducibile, ma ci sono cose traducibilissime che non si possono tradurre. Pushkin non si può. Non ci si riesce. Forse non si dovrebbe proprio, non so. Nessuno non russo o russofono capirà mai perché l’Evgenij Onegin è perfetto come perfetto è Mozart. Pushkin è musica Pushkin è un atto di fede. È un silenzio del mare è una preghiera di vento. È l’enciclopedia dell’anima russa. È perfetto come è perfetto un enigma.

Un anno fa, leggevo e buttavo le traduzioni del “testo nel testo” per definizione – la lettera di Tat’jana a Onegin. “Traduzione dal francese” beffeggia l’autore. Ma non è quello il punto, quello è l’autore, il dolore è di chi è traduttore. Allora alla fine cercavo il silenzio che le lacrime esigono: poi l’ascoltavamo, l’Evgenij Onegin. Tchajkovskij. L’Aria di Tat’jana. Cantata da Mirella Freni. Omaggio in eterno, un anno fa.

Solo un russo può tradurre un russo, solo la perfezione può tradurre la perfezione, laurea honoris causa a chi canta l’intraducibile.

Кончаю! Страшно перечесть… 
Стыдом и страхом замираю… 
Но мне порукой ваша честь,
И смело ей себя вверяю…

(Qui, come subito prima di un concerto: quel silenzio “eletto”, di cui dice Barenboim)

PS.

Per la prossima volta, per l’ennesima volta, provate a tradurre:
– Ja vas ljubil.

Ci vediamo tra pochi giorni, ragazzi: la farò suonare a voi.
Intanto, ascoltiamola insieme.

Я вас любил: любовь ещё, быть может,
В душе моей угасла не совсем;
Но пусть она вас больше не тревожит;
Я не хочу печалить вас ничем.
Я вас любил безмолвно, безнадежно,
То робостью, то ревностью томим;
Я вас любил так искренно, так нежно,
Как дай вам Бог любимой быть другим.