Oggi non è il 31 aprile

(In copertina ideale: O. Soldatova, “31”, spilla tonda ø 9 cm, perline su feltro).
In copertina reale: schermo di PC rotto.

È questo, il 31. Per questo le manifestazioni in Russia sono il 31. Per questo il nome del movimento.
“Strategija 31”.
È l’art. 31 della Costituzione della Federazione Russa:

Граждане Российской Федерации вправе собираться мирно, без оружия, проводить собрания, митинги и демонстрации, шествия и пикетирование. Порядок реализации данного конституционного права детально регламентирован Федеральным законом «О собра­ниях, митингах, демонстрациях, шествиях и пикетированиях». (…)

[I cittadini della Federazione Russa hanno il diritto di riunirsi pacificamente, senza armi, per tenere riunioni, comizi e manifestazioni, processioni e picchetti. La procedura per l’attuazione di questo diritto costituzionale è regolata in dettaglio dalla legge federale “Su assemblee, manifestazioni, manifestazioni, processioni e picchetti” (…)].

Poi mi viene in mente l’articolo 29, della stessa Costituzione:

1. Каждому гарантируется свобода мысли и слова.
2. Не допускаются пропаганда или агитация, возбуждающие социальную, расовую, национальную или религиозную ненависть и вражду. Запрещается пропаганда социального, расового, национального, религиозного или языкового превосходства.
3. Никто не может быть принужден к выражению своих мнений и убеждений или отказу от них. 4. Каждый имеет право свободно искать, получать, передавать, производить и распространять информацию любым законным способом. (…).
5. Гарантируется свобода массовой информации. Цензура запрещается.

[1. A tutti è garantita la libertà di pensiero e di parola. 
2. Non è consentita la propaganda che inciti all'odio e all’ostilità sociali, razziali, nazionali o religiosi. È vietata la propaganda della superiorità sociale, razziale, nazionale, religiosa o linguistica. 3. Nessuno può essere costretto a esprimere le proprie opinioni e convinzioni o a rinnegarle. 
4. Ogni individuo ha il diritto di cercare, ricevere, trasmettere, produrre e diffondere liberamente le informazioni in qualsiasivoglia modo legale. (…). 
5. La libertà dei media è garantita. La censura è vietata].

E poi mi viene in mente l’articolo 21: della nostra, Costituzione.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
(…) Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

A proposito: questo è l’articolo che rende possibile anche questo non-sito. (E qui non so se precisare: “sito” in dialetto veneto vuol dire “zitto”. Gironzolateci intorno voi…)

(Annoto e ricordo, poi: Sulla Costituzione, e sulla traduzione. Cfr. l’art. 1 della Costituzione Italiana – e la sua virgola. In russo? Cfr. “Silenzio”. Sic)

“Cosa credevate, che la Costituzione Pushkin ve la scriveva?”
(L. Goralik, Zajats PTs)

(Ah, dimenticavo. Scusate se ieri notte non ho risposto al telefono. Avevo un ballo, sì. Il ballo, certo. Vi lascio qui un regalo che ho ricevuto. Il fazzoletto? Naturalmente, l’ho buttato via. Quello può bruciare davvero. [M. Musorgskij, Una notte sul Monte Calvo, само собой. Credits C.O.]).

PS1: Oggi è il 1maggio.
“Chi lotta può perdere. Chi non lotta ha già perso”.