Russia
Il giardino delle careghe (Confessioni di un omonimo)
[in copertina: “La felicità è in te”; “Ti lovvo Sashka!”, muri del Vinzavod, Mosca 2018]
O sukaregizme
Non ancora un manifesto. Solo qualche volantino. Двенадцать стульев — первый сортС устройством электрическимПлывут, качаясь, в дальний портПо водам атлантическим. Dodici sedie di ottima qualitàCon meccanismo elettrico inclusoFluttuano verso un porto lontanoPer le acque dell’Oceano… Leggi tutto »O sukaregizme
Il traduttore con gli stivali
Qualche osservazione di passaggio, oggi. Di passeggio anzi. Perché la volta scorsa ci siamo tolti qualche sassolino dagli stivali. Adesso possiamo tranquillamente tornare a Pushkin. Che, come già detto, c’entra sempre. Anche negli stivali. [Гена… Leggi tutto »Il traduttore con gli stivali
Gli stivali di Pushkin, e un gatto con la traduzione.
… E poi Lucifero, il più bello degli angeli, gli creò lo studente… Mezzanotte a Mosca. Sfarzosa l’estate buddista. Con fitto scalpiccio si dipartono strade in stretti stivali di ferro… (O. Mandel’štam, Quaderni di Mosca)… Leggi tutto »Gli stivali di Pushkin, e un gatto con la traduzione.
Sulla poesia quantistica, naturalmente sulla traduzione, e sulla vita, cioè.
Oggi ho deciso che “assecondo con nonchalance” (cit.) la mia – banalità. La banalità del più o meno, in questo caso: di un pensiero appena accennato, con cui magari mi inabisserò altrove. Ha ancora a… Leggi tutto »Sulla poesia quantistica, naturalmente sulla traduzione, e sulla vita, cioè.