Manifesto contro un mondo che normalizza.
Sulla teoria del complotto – contro la personalità.
Oggi ho rabbia, sì. E rabbia per me vuol dire dolore. Rabbia vuol dire qualcosa che mi ha fatto essere qualcosa che io non sono. E allora mi infurio. E io non amo infuriarmi. Quindi ho doppia rabbia. Cioè doppio dolore.
Non importa, il pensiero che ho avuto. Quello che mi ha portata alla rabbia. Importa forse quello che ho adesso. Ed è un pensiero sul mondo di oggi, e sul mondo di sempre.
Si sa, siamo finiti in un mondo in 2D. Questo ormai lo abbiamo capito. Le fantasie di Second Life sono ingenua preistoria. Poco male, direte voi: che ci siamo finiti tutti. E invece no.
Come sempre nella vita, la vita ha marce diverse. Niente di nuovo. Non c’è di sicuro un complotto nella malattia. C’è nella meschinità.
Il mondo a 2D livella tutto al livello di chi non conosce: profondità. E in questo io credo: in un complotto eterno, della mediocrità.
Cento anni fa si votava per un futuro. Oggi rischiamo un voto che è blasfemia.
Siamo finiti dentro a un libro di figurine. In un riquadro per sordomuti. Possiamo essere ovunque – sembrerebbe democrazia. Possiamo essere oscurati e zittiti senza nemmeno violenza. Con la carezza di un clic.
Il mondo 2D ci ha tolto l’urlo del corpo. La follia dell’amore. Il sudore della rivolta.
È così facile perdersi, qui.
Non smettiamo di: dire, urlare, PARLARE.
Livorno, XVII Congresso del PSI.
Livorno, I Congresso PCdI
Mosca, XXII Congresso PCUS.
Mosca, 23 gennaio 2021.